tag:blogger.com,1999:blog-14743004510113365542024-03-13T19:20:32.691-07:00.guarda bene: questo è il tuo mondo, questa è la tua festaGruppo Statushttp://www.blogger.com/profile/09383986044222977113noreply@blogger.comBlogger1125tag:blogger.com,1999:blog-1474300451011336554.post-83605124209324857052008-06-05T03:13:00.000-07:002008-06-05T03:22:37.922-07:00Le formiche<img style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 200px; CURSOR: hand" alt="" src="http://blufiles.storage.live.com/y1pCDBIJshTSxkfnNKNtAlYm73CAmONqdS65UtFQsPDxueqlTl6GxV2s5JiTyGBSvtH794gwXQdKcM" border="0" />Quello che segue è un brano di Paulo Coelho. Non è il solito Paulo Coelho - è addirittura ironico! - e quello che dice ha a che fare con la fotografia e con il vedere, in modo diretto, la realtà.<br /><div align="justify"><em></em> </div><div align="justify"><em>Joyce è una fotografa australiana, specializzata nella vita selvatica.<br />"Quando ho compiuto 60 anni, ho pensato che per me la vita fosse finita", racconta. “I miei figli erano grandi, e i miei nipoti non mi prestavano più attenzione. Un giorno, decisi di accompagnare mio figlio in un viaggio nel deserto centrale dell’Australia. Ci accampammo, e visto che non c’era nulla da fare – e nessuno nelle vicinanze – decisi di ubriacarmi per la prima volta in vita mia. Dopo il secondo bicchiere, presi una telecamera e cominciai a filmare. Ripresi il cielo, la tenda, tutto quello che mi andava. Ma ero talmente ubriaca che caddi a terra con la telecamera. Rimasi lì per alcuni istanti, e notai una fila di formiche che mi camminava accanto. Era come se potessi udire il suono delle loro zampette, come se tutto quello fosse parte di un mondo cui non avevo mai badato. Filmai le formiche che camminavano, e scoprii la mia vocazione.” Quando ne parlammo, alcuni anni fa, Joyce aveva 71 anni. </em></div>Unknownnoreply@blogger.com0